Centro residenziale e alberghiero Ex Sanatorio di Medoscio
Investimento totale conto proprio e terzi (CHF) | 70 Mln |
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Year | 2010 |
Info Centro residenziale e alberghiero Ex Sanatorio di Medoscio
Acquisto comparto, Progettazione, Variante di Piano Regolatore, Permessi, Vendita
Monti di Sassariente, 6597 Cugnasco-Gerra (Svizzera)
Il complesso immobiliare dell’Ex sanatorio di Medoscio si trova nella frazione di Agarone (Monte Sassariente) nel Comune di Cugnasco-Gerra nel Canton Ticino. Il Sanatorio viene realizzato nel 1932 dal vescovo Aurelio Bacciarini come istituto di cura per bambini affetti da tubercolosi. Convertito nel 1985 in casa di cura, e ribattezzato Clinica Sassariente, il complesso viene abbandonato nel 1994, dopo un tentativo di trasformazione della struttura in casa di riposo promossa dal Cantone Ticino, proprietario dell’immobile. Nel 1998 l’intero comparto viene acquistato dalla società Sassariente SA. La società diretta da Rahim Houshmand, e con membri Nicola Alexander-David, Luigi Pedroia e Ali Moazeni (divenuto in seguito Presidente del Consiglio di Amministrazione), si propone di riqualificare l’intera area con la costruzione di una nuova struttura sanitaria privata.
Nel 2010 Raffaello Molina, in qualità di pianificatore dell’ex Comune di Cugnasco, propone e ottiene in soli dieci mesi dall’amministrazione comunale una variante del Piano Regolatore volta a definire i nuovi parametri edificatori del complesso: la variante prevede una possibilità edificatoria di circa 10.000 metri quadrati abitabili, con una destinazione mista al 50% tra uso residenziale e destinazione alberghiera.
Il progetto di riconversione viene promosso dall’imprenditore egiziano Ahmed Balbaa, già partner commerciale di Raffaello Molina Al fine di creare le premesse per la progettazione esecutiva del complesso e per garantire all’investitore estero un contesto normativo definito, Raffaello Molina presenta le proprie dimissioni dall’incarico di pianificatore comunale, proponendo per l’impiego gli architetti Francesca e Fabio Pedrina dello studio Habitat.ch.
Il progetto redatto da Raffaello Molina prevedeva il totale abbattimento del complesso esistente e l’edificazione di un blocco immobiliare composto da quattro volumi indipendenti destinati a ricettività alberghiera, per un totale complessivo di centosessanta camere. Alla base dei quattro volumi, il progetto sviluppava l’edificazione di quattro corpi “a gradonata” contenenti un’area benessere di 2.000 metri quadrati e trentadue appartamenti di diverso taglio. Il progetto prevede inoltre il recupero dell’area verde circostante di circa 25.000 metri quadrati di superficie.