Termovalorizzatore rifiuti di Giubiasco

Termovalorizzatore rifiuti di Giubiasco

Year 2003

Info Termovalorizzatore rifiuti di Giubiasco

Concorso

Strada dell’Argine 5, 6512 Giubiasco-Bellinzona (Svizzera)

Il concorso per la realizzazione di un Impianto Cantonale di Termovalorizzatore dei Rifiuti (ICTR) a Giubiasco nei pressi di Bellinzona viene indetto dall’amministrazione cantonale nel 2003. La partecipazione è riservata ai maggiori studi di architettura e di ingegneria della regione Ticino. 

Il bando prevede la progettazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti urbani in grado di recuperare l’energia prodotta dalla combustione, trasformandola in elettricità e calore (teleriscaldamento). L’area di intervento, confinante con l’impianto di depurazione delle acque (IDA) del Consorzio Depurazione Acque (CDA) di Bellinzona e con l’autostrada A2, si estende su una superficie di circa 40.000 metri quadrati. Il complesso deve prevedere il trattamento di 140.000 tonnellate di rifiuti l’anno e il raggiungimento di una potenza termica pari a 67 MW. Il bando fornisce ai progettisti le caratteristiche vincolanti per il corretto funzionamento dell’impianto, da raggruppare in un volume le cui dimensioni massime non superino i 150 metri di lunghezza, i 100 metri di profondità e l’altezza di 32 metri dal livello 0. Le parti interrate, da destinare alla fossa dei rifiuti, possono raggiungere la profondità massima di -13.5 metri.

L’idea progettuale proposta da Raffaello Molina, in qualità di capo progetto presso lo studio di architettura e pianificazione del territorio Molina e Associati di Bellinzona, si basa sulla realizzazione di un edificio monoblocco delle dimensioni richieste dall’autorità cantonale: un’opera edilizia centrale con una forte identità estetica sull’esterno, caratterizzata dall’impiego di moduli di rivestimento in alluminio traforato, capaci di proteggere la struttura dall’irraggiamento solare e di alleggerire visivamente il corpo dell’edificio.

Nel 2004, il Gran Consiglio del Canton Ticino, banditore del concorso, ha assegnato la realizzazione definitiva del progetto ad un’altro studio di architettura ticinese.