Si cantonale al Cq1
Titolo | Autore | Data | Link |
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Si cantonale al Cq1 | Marino Molinaro | 8 January 2013 |
Città: imminente la decisione municipale sulle opposizioni dei confinanti.
Più di 400 abitanti delle Semine hanno sottoscritto una petizione critica.
Preavviso positivo dal Dipartimento del territorio per il Centro di quartiere 1 (Cq1) di Bellinzona, il discusso progetto edilizio previsto alle Semine con la costruzione di un complesso abitativo di 42 appartamenti distribuiti su cinque blocchi, per una lunghezza complessiva 116 metri e un’altezza variabile fra i 13,5 e i 19,5 metri.
La mole – che insieme ad altri fattori lo scorso autunno ha spinto una decina di confinanti a inoltrare opposizione alla domanda di costruzione, nonché la consigliera Ppd Sara Demir ad avviare una petizione di protesta sottoscritta da 412 persone – non ha indotto l’autorità cantonale a sollevare obiezioni. Motivo: ha ritenuto che le norme di sua competenza sono rispettate e constatato che le richieste formulate a suo tempo dall’Ufficio cantonale della natura e del paesaggio sono state ottemperate dal progettista (architetto Raffaello Molina) con l’incontro al Municipio, la scorsa estate, della domanda di costruzione rivista rispetto alla precedente versione.
Fra le modifiche più significative vi era stata l’eliminazione dei posteggi esterni, un’accresciuta qualità architettonica dello zoccolo al pianterreno, la posa di parapetti pieni nei terrazzi (rispetto della privacy) nonché l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento proveniente dall’inceneritore di Giubiasco.
Tocca ora al Municipio di Bellinzona evadere le opposizioni considerando le norme comunali in materia edilizia e pianificatoria. Una decisione sarebbe imminente e l’eventuale respingimento delle opposizioni indurrebbe quasi certamente in confinanti ad impugnare la licenza edilizia con un ricorso al Consiglio di Stato. Dal Canto suo l’istante, la società zurighese Sky Buildings, tramite l’avvocato Valerio Reichlin nelle osservazioni inviate al Municipio lo scorso ottobre evidenziava, fra le altre cose, che l’impatto “altro non è che la conseguenza di quanto ammesso dal Piano regolatore per la zona del Cq1” e approvato dal Tribunale amministrativo cantonale nel 2009. Gli opponenti “non possono ora rimettere in discussione quanto previsto e consolidato a livello di Pr”. Il progetto va insomma “valutato globalmente, in rapporto all’intero comparto delle Semine, e non solo in relazione al quartiere caratterizzato da casette monofamiliari”. Il Cq1 infatti “costituisce un punti di riferimento e di aggregazione sociale attraverso la concentrazione di spazi a carattere amministrativo, commerciale e artigianale compatibili con l’abitazione, unitamente con la prossimità della chiesa e del futuro centro parrocchiale”. Evidente gli oltre 400 firmatari della petizione non la pensano allo stesso modo.