Un portale bellinzonese per il Fréjus

Un portale bellinzonese per il Fréjus

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Un portale bellinzonese per il Fréjus Teto 19 June 2006

Lo sbocco del tunnel autostradale a Bardonecchia è stato progettato dallo studio d’architettura Molina e associati.

Ecco come si presenterà il nuovo portale del tunnel sul lato italiano.

Il tunnel autostradale del Fréjus avrà un tocco bellinzonese che sarà sotto gli occhi di tutti coloro che transiteranno attraverso la galleria tra Francia e Italia. Il nuovo portale del tunnel a Bardonecchia (Piemonte) è stato infatti progettato dallo studio di architettura e urbanistica cittadino Molina & associati, in particolare dagli architetti Renzo (ex municipale) e Raffaello Molina. Studio che si è pure occupato del design e della leggibilità delle strutture presenti all’interno della galleria e di quelle del tunnel di sicurezza, progettato dallo studio di ingegneria Lombardi Sa di Minusio. Ma l’opera dei due architetti non è terminata con queste realizzazioni poiché anche i quattro edifici destinati alle infrastrutture per il soccorso, per la ventilazione e per la manutenzione portano la loro firma. Recentemente le autorità italiane e francesi hanno approvato l’inquadratura urbanistica e architettonica delle costruzioni.

Lungo circa 13 chilometri il tunnel del Fréjus è entrato in servizio a fine anni ’70 e collega il Piemonte con la Savoia sull’asse Torino - Lione. In seguito all’incidente del 1999 nel traforo del Monte Bianco, la sicurezza è stata notevolmente rinforzata, imponendo anche il rispetto della velocità massima di 70 chilometri orari e una distanza di sicurezza di 150 metri tra ogni veicolo. Nonostante questo, il 4 giugno dello scorso anno un incendio ha causato la morte di 2 camionisti slovacchi con la conseguente chiusura al traffico per settimane. E’ stato riaperto il 4 agosto 2005 per le auto, adottando il metodo del senso unico alternato per i Tir.

Gli architetti bellinzonesi hanno progettato la serie di edifici a servizio della galleria nonché il nuovo portale del traforo autostradale. Un portale dall’aspetto innovativo e di forte impatto visivo, con un occhio rivolto verso la cura dell’ambiente e la tutela del viaggiatore. Sarà lungo 102 metri, con una struttura simile ad una gabbia toracica che serve anche come vano per l’illuminazione, con spina dorsale e 20 costole, mosse con torsioni variabili. Nell’intervallo tra una costola e l’altra sono inserite anche speciali membrane translucide. I 4 edifici, destinati alle infrastrutture per il soccorso, per la ventilazione e per la manutenzione con un totale di 6 mila metri quadrati, sono invece allineati nell’area retrostante il nuovo portale, disposti con intervalli di piazzali con una superficie totale di 4.600 metri quadrati per la manovra e per l’accesso. Il tutto sotto un’unica copertura translucida e leggera di 4.200 metri quadrati per la proiezione delle attività d’esercizio in caso di brutto tempo.