Pianificazione e realizzazione di spazi urbani
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Pianificazione e realizzazione di spazi urbani | Redazione | 1 June 2012 |
Raffaello Molina, architetto fondatore e titolare della RM buildings & Architecture SA di Zurigo con uffici a Lugano e a Bellinzona, ha un’esperienza pluriennale nella progettazione e nell’esecuzione di promozioni immobiliari dentro e fuori i confini cantonali. Costituita nel 2006, la RM buildings & Architecture SA riprende – espandendola – la tradizione e l’esperienza del padre, l’architetto Renzo Molina. All’attività classica da studio di architettura, la RM Buildings affianca anche quella delle promozioni immobiliari proprie. In totale l’azienda occupa circa 30 persone, tra tecnici, architetti e personale amministrativo che seguono l’evoluzione dei cantieri tra la regione del Luganese, quella del Bellinzonese e sulle rive della Limmat a Zurigo.
L’intervento sul territorio è sempre, in un certo senso, invasivo, con spazi costruiti su aree precedentemente destinate ad altro. Per questa ragione qualsiasi intervento pianificatorio deve essere mirato a valorizzare quello spazio verde – oppure un vecchio edificio non più utilizzato da anni – che si appresta a diventare un luogo urbanizzato e quindi abitato da realtà sociali che nel corso degli anni sono anch’esse mutate. Il caso classico, per esempio, è dato da opifici industriali abbandonati oppure da ex cliniche e sanatori che grazie all’intervento architettonico ritornano a nuova vita, magari con altre destinazioni rispetto a qualche decennio prima. Mutano oltre alla struttura anche la funzione che questi spazi avevano.
E’ questa la filosofia che guida l’attività dell’architetto Raffaello Molina titolare della RM Buildings & Architecture. «Interveniamo sul territorio, in particolare in zone discoste dai centri urbani, inizialmente senza nessuna possibilità di sviluppo, con progetti e operazioni immobiliari che oltre a un interesse economico e architettonico, ne abbiano anche uno sociale e culturale», ci spiega l’architetto. «Il caso, per esempio, del Centro Quartiere Semine 1 a Bellinzona oppure il comporto dell’ex sanatorio di Medoscio sono dei casi lampanti di quello che intendo per pianificazione competente e sensibile», afferma ancora l’architetto Molina. In questo ultimo caso una ex casa di cura diventerà una struttura alberghiera e appartamenti, oppure un ex albergo trasformato in appartamenti di design, razionali e con finiture di lusso per clientela di standard medio, vedi l’ex Hotel Milano di Faido. Un altro esempio è dato dal centro di quartiere Balcengo di Faido, un piccolo centro montano a pochi chilometri dal San Gottardo. «Il territorio è ormai una risorsa scarsa. Le aree cosiddette pregiate nelle zone urbane (Lugano e Locarno) sono in via di esaurimento e troppo costose per le nostre realtà ed utenze locali. Rimangono le periferie e le zone discoste, non abbastanza valorizzate, che comunque sono facilmente raggiungibili sia con mezzi privati che con quelli pubblici. In questi luoghi – continua l’architetto Molina – i prezzi dei terreni sono ancora abbordabili dalla fascia media della popolazione e quindi è possibile fare delle promozioni immobiliari di pregio architettonico, ma allo stesso tempo accessibili anche ai redditi medi. Il lusso – continua – in questi anni ha giocato un ruolo importante nell’immobiliare e nell’edilizia ticinese ma non solo. Sta giustamente diventando un mercato di nicchia, con proprie iniziative per il lusso estremo. Non è possibile immaginare di rivoluzionare l’assetto socioeconomico di un’intera regione in pochi anni».
Oltre all’attività per committenti privati RM Buildings & Architecture opera anche per il settore pubblico (Cantone e Confederazione). Tra le opere progettate per il pubblico – ci spiega l’architetto – c’è la ristrutturazione ed ampliamento della scuola media di Camignolo, già realizzata da suo padre Renzo nel 1976. «Si è trattato di un intervento sul costruito e nuovi blocchi teso comunque a dare maggiore vivibilità a quello spazio che è pur sempre pensato per dei ragazzi tra gli undici e i quindici anni di età. L’approccio a queste opere non è lo stesso che si ha con la realizzazione di un liceo o un altro edificio pubblico destinato a utenti adulti», commenta Raffaello Molina. Tra le altre opere pubbliche significative realizzate segnaliamo la Sala Comando di Camorino per la gestione del traffico autostradale (Ufficio federale delle strade).
Lo studio opera anche fuori dai confini cantonali. Desiderio di guardare fuori dal proprio mondo? «Ho conseguito la laurea in architettura a Roma. Una scelta dettata dalla necessità di confrontarmi con una metropoli europea decisamente particolare. Una città che ha tutti gli stili architettonici: dal classico al barocco e al moderno con dimensioni e numeri diversi dalla nostre realtà. Oltre a un’umanità molto varia. Questo mi ha permesso di aprirmi culturalmente al mondo e mi ha fatto capire che la professione dell’architetto è mutata. Operare soltanto in un unico contesto culturale e su un’unica attività diventa limitante anche per quanto riguarda le opportunità di lavoro e i rischi di una crisi immobiliare locale vicina tra 5/7 anni. Per questo abbiamo puntato con decisione oltre il San Gottardo, in particolare a Zugo e Zurigo dove abbiamo progettato e realizzato uno stabile industriale ed è in realizzazione un’importante operazione immobiliare proprio nella città di Zurigo. Infine – in collaborazione con lo studio d’ingegneria di Giovanni Lombardi – abbiamo progettato il portale di accesso del nuovo e futuro tunnel del Frejus (tra Italia e Francia) nel territorio di Bardonecchia (Piemonte). Il cantiere è partito lo scorso gennaio». «E’ un modo – conclude l’architetto Molina – per diversificare le attività e i campi d’azione e definire una nuova professionalità dell’architetto all’interno dell’edilizia Svizzera».